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Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

venerdì 23 settembre 2016

A scuola per imparare benessere e responsabilità

Come star bene a scuola? La parola va ai ragazzi




Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà a una tua domanda.
(Italo Calvino)


Che a empowerment familiare l’ordine del giorno sia il benessere in ogni situazione (dalla malattia alla vita quotdiana) ormai è chiaro.
Così oggi, a qualche settimana dall’inizio della scuola (quando abbiamo letto insieme i pensieri del prof 2.0), abbiamo pensato di parlare di star bene a scuola. Eh sì, anche a scuola val la pena di star bene!

La scuola, infatti, viene considerata tra i luoghi di crescita più influenti per lo sviluppo dei ragazzi. Un luogo dove possono crescere intellettualmente, sviluppare il proprio benessere e le proprie competenze relazionali. Eppure solo pochi riescono a vivere realmente questa dimensione. Alcuni si limitano a sopravvivere tirando avanti. Un’altra parte considera la scuola come un posto alienante, spiacevole, privo di attrattiva da cui si vuole solo fuggire il più in fretta possibile. Altri, invece, la abbandonano prima di aver concluso gli studi. 

Nonostante questo gli adolescenti riportano di avere fiducia nella scuola come istituzione ma potremmo dire che hanno perso la fiducia nella dimensione relazionale. Infatti, gli studenti riportano una crescente distanza tra i docenti, i contenuti e le modalità di trasmissione del sapere.

Cruciale nella valutazione della scuola da parte degli studenti è il tema della responsabilità, inserito soprattutto nelle relazioni: ammettono di assumersi la propria responsabilità rispetto agli eventi che li riguardano ma si mostrano altrettanto lucidi nel chiedere agli adulti educatori di rispondere alle dinamiche che li coinvolgono.

Sono sempre i ragazzi a riportare che gli insegnati hanno la tendenza a metterli nell’angolo pensando che la famiglia sia la prima controparte educativa a cui rivolgersi. Così facendo i ragazzi vengono messi in condizione periferica anche rispetto all’apprendimento.

Il suggerimento che arriva dai giovani sembra essere che solo in un clima relazionale la scuola diventa capace di trasmettere sapere ma anche palestra di vita nell’incontro con le differenze dell’altro grazie all’esercizio della responsabilità e del pensiero critico. Sembra che questa sia la domanda che le nuove generazioni ci pongono...

Cosa ne pensate?

Come rispondiamo? Da studenti, da genitori e magari anche da insegnanti! ..siamo curiose di sentire la vostra!

Alla prossima,

Alice & Maura



Fonte

lunedì 12 settembre 2016

Il primo giorno di scuola che vorrei!

"Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno."
(Dino Basili)



http://www.profduepuntozero.it/2011/09/11/il-primo-giorno-di-scuola-che-vorrei/



Stiamo tornando!!!
Restate con noi!


Maura & Alice