About...

Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

domenica 14 febbraio 2016

Cinema e dintorni: Amore e Altri Rimedi, Innamorarsi ed essere Caregiver

Il coping diadico, la gestione del conflitto e il perdono


Continuiamo oggi, 14 Febbraio, San Valentino, il nostro viaggio nel mondo del caregiver, con un altro film che meglio ci aiuta ad addentrarci nelle mille sfaccettature di questo tema!

Questo è un film di cui vi ho accennato qualche giorno fa parlando proprio di Caregiver, una storia d’amore che supera un po' i copioni usuali. Il film è "Amore e altri rimedi" e insieme a questo voglio presentarvi alcuni concetti della realtà di coppia!

Ma iniziamo dal film! Amore e altri rimedi

Come nei migliori film d’amore, abbiamo lui, il donnaiolo Jamie Randall, che lavora come rappresentante di prodotti farmaceutici. Fascino e bel modo di parlare, lo rendono uno dei migliori nel suo campo, e davanti a lui non si può che vedere solo un futuro di successo e ricchezza.
Durante una delle sue dimostrazioni conosce Maggie Murdock, una ragazza affetta dalla malattia di Parkinson. Maggie è intraprendente, ha un carattere sorprendente e questo spesso lascia Jamie sorpreso per quanto sia diretta e chiara, intelligente e malinconica. I due si frequentano, e se all’inizio non sembra nulla di serio, ben presto qualcosa scatta: Jamie e Maggie si innamorano, vivendo una relazione intensa e romantica.

In questa storia però, non tutto è rose e fiori: Jamie spinto dall’amore che prova per la ragazza, insiste nel voler trovare a tutti i costi una cura per Maggie e si scontra con la consapevolezza di quest'ultima riguardo ai problemi che la malattia li costringerà ad affrontare e alla rassegnazione che non esiste una cura per il Parkinson. Decidono allora di allontanarsi per un po', periodo durante il quale Jamie conquisterà l'ambito posto di rappresentante a Chicago, ma, anche se lontano, non può non pensare a Maggie. Deciso a non perderla, raggiunge la sua amata fino in Canada e le confessa che quello che desidera, non è una donna sana o una vita perfetta, ma lei soltanto.

Ma, arrivati alla fine del film, cerchiamo di capire un po'… cosa sono e come agiscono, rispettivamente il coping diadico, il conflitto di coppia e il perdono e cosa c'entrino questi termini con i nostri personaggi e il ruolo di Caregiver!!

Questi concetti ci aiutano a comprendere la coppia come unità anche nel momento di crisi e di difficoltà; per quanto riguarda il conflitto, tutti sappiamo di cosa si tratta, e se abbiamo avuto la fortuna di passare del tempo accanto a qualcuno di amato, sappiamo anche come sia difficile affrontarlo in modo positivo. Alcuni studi hanno evidenziato che i partner nella coppia tendono a percepirsi più simili nella gestione del conflitto di quanto non lo siano in realtà, rendendo così ancora più difficile arrivare ad una soluzione che porti ad un rafforzamento del legame: in pratica pare che per i coniugi sia importante la percezione del comportamento più che il comportamento in sé; per questo molti comportamenti vengono fraintesi. Ma uscire positivamente da un conflitto si può e questo dipende in grande parte dalla forza del legame che unisce i coniugi e dalla volontà di superare queste percezioni! Pensiamo a quanto questo sia difficile ma prezioso se uno dei due soffre di una malattia e diventa quasi totalmente dipendete dall'altro.

Per quanto riguarda il coping invece intendiamo la capacità di far fronte ad una situazione. Nella coppia questo supera l’idea di gestione dell’evento critico in termini esclusivamente individuali e consente una visione relazionale dello scambio di coppia, si parla infatti di coping diadico. Questo vede i partner fronteggiare congiuntamente gli eventi stressanti, e di certo la malattia e la sua gestione, può essere inteso come evento stressante per molti.

Abbiamo poi il perdono. Ah il perdono! Che concetto complicato!!! Il perdono si può, intendere come un atto fiduciario, una modalità inattesa e donativa che eccede cioè la dimensione di equità dello scambio tra soggetti. Non si fanno conti in tasca quando si parla di perdono, c’è sempre qualcuno che perdona un po' di più nella coppia rispetto all’altro!!! Anche nel caso di Caregiver, "Non si fanno i conti in tasca", anche se forse questa, è la cosa più difficile da accettare da parte di chi ha bisogno di cure.

Ho scelto questo film perché ci sono davvero affezionata, e più lo guardo, più mi rendo conto di come da una parte sia difficile affrontare e accettare di convivere con una malattia (qualunque essa sia), ma soprattutto di come sia difficile affrontare le difficoltà da soli, anche se in alcuni momenti, pur di non far soffrire chi ci sta accanto, si è portati ad allontanare tutti.

Adoro la libertà di Jamie, che sceglie di stare accanto a Maggie, senza che nessuno glielo chieda, così come accade nella maggior parte delle persone che con dedizione e amore stanno accanto a chi soffre.
Comprendo la sua lotta da caregiver nel cercare una cura e nel non arrendersi di fronte all’evidenza, perché nessuno vorrebbe stare disarmato, accanto a chi ama, e vederlo peggiorare ogni giorno. Ma, ancora di più, penso sia una grande lezione da imparare, quella di Maggie che con dignità piano piano lungo il corso del film, impara a convivere con il Parkinson senza accanirsi, ma godendosi ogni momento.


"Ehy, allora diciamo che in un universo parallelo c'è una coppia come noi solo che lei sta bene, lui è perfetto e i loro problemi sono quanti soldi potranno spendere per la loro vacanza o chi dei due è di cattivo umore quel giorno o se si sentono in colpa se lasciano i propri figli dalla baby sitter...io non voglio che siamo come quei due, io voglio noi, te...questo."
Jamie Randall – Amore e altri rimedi

Maura

Fonti
Scabini E., Iafrate R., Psicologia dei legami familiari, 2003
Scabini E., Cigoli V. Raffaello, Alla ricerca del familiare, Il modello relazionale simbolico. 2012

Nessun commento:

Posta un commento