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Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

domenica 28 febbraio 2016

Cinema e dintorni: la famiglia Berlier e gli adolescenti


Cari genitori... io volo! (non fatevi prendere dal panico!) 


Il film che vi proponiamo oggi per Cinema e dintorni lo dedichiamo a tutti i genitori.

La famiglia Berlier è un film del 2014 che racconta le avventure di una famiglia molto particolare composta da quattro componenti, di cui 3 sordomuti.
Protagonista è la giovane Paula, sedicenne non sordomuta che si pone come ponte tra i genitori, il fratello e il resto del mondo traducendo il linguaggio dei segni. Paula, tuttavia, è un'adolescente a tutti gli effetti: introversa, scontrosa e poco sicura di sé. A scuola scopre di avere un talento particolare: saper cantare. Motivata dall’insegnate di musica, decide di provare a entrare in una nota scuola di Parigi. Per prepararsi all’audizione studia la canzone Je Vole un brano della tradizione francese che ben racconta il processo di crescita dal punto di vista dei figli.

"Miei cari genitori io vado via
Vi voglio bene, ma vado via
Non avete più una bambina, stasera
Io non fuggo, io volo
Cercate di capire, io volo
Senza fumo, senza alcool
Io volo
Io volo"

Il film racconta con toni da commedia le difficoltà che i genitori di Paula hanno nell’accettare che la figlia possa scegliere di cantare e di andare via, lontano da loro. Trovo che il film descriva in modo brillante il momento in cui i figli adolescenti scoprono di avere delle ali che possono portarli lontano dal nido e il terrore che i genitori vivono scoprendo che queste ali possono portare lontano da loro: non solo fisicamente, ma anche come interessi. Il contrasto è reso evidente dal paradosso che il canto, a cui si appassiona Paula, sia una realtà totalmente irraggiungibile e incomprensibile per i suoi. Tuttavia il film ci mostra che un punto di incontro è sempre possibile!

Eccoci ancora una volta davanti ai compiti di sviluppo che ogni membro di una famiglia ha: per i figli imparare ad uscire da casa significa imparare a differenziarsi nella storia familiare e per i genitori si tratta di comprendere che allontanarsi da casa in senso più o meno figurato non è "smettere di voler bene". 



Cari genitori....Buona visione!

Alice







Fonti

Scabini, Iafrate, Psicologia dei legami familiari, 2003

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