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Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

giovedì 25 febbraio 2016

ACBS contro il bullismo scolastico. Quando a parlare sono l'autoefficacia e la resilienza

E' facile fare il bullo, quelli veramente forti aiutano gli altri 

Oggi ci occupiamo di bullismo, questa nuova piaga sociale, che "vuole definire" ruoli e poli opposti tra bulli e vittime (Ma siamo sicuri sia cosi?). Si, perchè generalmente, quando si riflette sul bullismo, vengono evidenziate le relazioni tra bullo e vittima, sottovalutando le dinamiche interne al gruppo, alla famiglia, alla cultura di appartenenza, che fanno da sfondo all'incontro tra più persone.

Del bullismo se ne parla… e questo è positivo, perché non si può combattere qualcosa che non si conosce, ma ciò che serve è anche agire e soprattutto prevenire, ma… come fare?
Il bullismo viene definito come un fenomeno rivelatore, una sorta di spia, dei modi di essere di un'intera società, di ciò che vivendo in gruppo "non funziona".
Spesso le famiglie, pur riconoscendo il problema, non sanno a chi rivolgersi, come comportarsi con i propri figli, cosa fare per proteggerli o per far cambiare loro modo di comportarsi. I genitori si trovano impotenti di fronte a questo fenomeno, e spesso, giustamente, spaventati.


Il termine deriva da una traduzione del termine inglese Bullying, che caratterizza comportamenti di prepotenza tra bambini e/o adolescenti.


"Il bullismo, è un fenomeno a molteplici livelli di complessità, relativi al tipo di comportamento aggressivo individuale, ai processi di pensiero, emotivi e motivazionali che sospingono il prepotente a mettere in atto un'azione riconosciuta come moralmente sbagliata e ai fattori di gruppo che concorrono al verificarsi di episodi di bullismo." (Caravita)

Abbiamo provato a chiedere aiuto ai ragazzi di "ACBS contro il bullismo", associazione che si occupa di questo tema, fondata da Vincenzo Vetere
Quest’associazione, andando per le scuole, e parlando con bambini, adolescenti, genitori e insegnanti, aiuta ad aumentare la consapevolezza e responsabilizzare le persone nei confronti del bullismo, cercando di aiutare bulli e vittime.
Sappiamo però che questi ruoli non sono giocati isolatamente, ma che si dispiegano in una rete di relazioni, e le più vicine e strette, sono quelle con i famigliari.
Abbiamo chiesto a ACBS quali sono, secondo loro, i consigli da dare ai genitori per prevenire questo fenomeno e come la famiglia possa aiutare vittime e bulli, ad uscire da questo tunnel.

“Secondo noi...
Alla base delle relazioni solide e significative come quella tra genitori e figli vi è la fiducia. La fiducia, qualora si dovessero verificare episodi di bullismo gioca un ruolo fondamentale, è ciò che spinge solitamente il ragazzo a parlare, a prendere coraggio per raccontare tutto quello che subisce. Il primo consiglio è quindi questo: costruite con i vostri figli un rapporto vero e solido di fiducia basato sul dialogo. 
La prevenzione degli atti di bullismo può essere fatta su diversi fronti e da diversi soggetti, ai genitori spetta sicuramente l'impartizione di una buona educazione, educare al rispetto dell'altro, al rispetto del diverso che spesso, soprattutto quando si è piccoli, ci spaventa e ci fa prendere le distanze. Riteniamo che per prevenire sia la messa in atto di condotte negative, il bullismo, sia il subire bullismo possa essere utile utilizzare con i propri figli uno stile educativo autorevole e mai autoritario. Potenziare l'autostima dei propri figli risulta essere un fattore preventivo e protettivo sia per le potenziali vittime che per i potenziali bulli, per i bulli che riuscirebbero a gestire meglio la propria rabbia e per le vittime che riuscirebbero ad accettarsi e ad apprezzarsi per quello che sono senza dare troppo peso alle influenze negative esterne. Ai genitori spetta il compito di insegnare ai propri figli ad essere resilienti, a "resistere agli urti" che si possono incontrare sul cammino della vita. 

Alcuni consigli molto pratici che ci sentiamo di poter dare sono questi: 
- non minimizzare mai il problema e favorire il dialogo con i propri figli
- fare attenzione al vissuto emotivo dei figli, alcuni segnali molto significativi sono l'isolamento improvviso e il calo repentino del rendimento scolastico
- rivolgersi ad esperti se la famiglia si rende conto di non farcela da sola
- non prendere posizioni estreme nei confronti del proprio figlio, bullo o vittima che sia: si condanna il comportamento scorretto e non la persona. 

Una cosa fondamentale sia per prevenire che per aiutare bulli e vittime consiste nel mantenere un dialogo costante tra la scuola e la famiglia.

Mamma, Papà...Non ditemi mai :

- il bullismo è solo una ragazzata, fa parte della crescita

- impara a difenderti da solo

- è colpa tua se ti trattano così"



ACBS Contro il Bullismo

Il Bullismo è una cosa seria, prendiamocene cura!

Maura


Fonti:
C. Serino, A. Antonacci, Psicologia sociale del Bullismo2013
G. Gini, S. Caravita, Immortalità del bullismo, 2010
http://www.acbsnoalbullismo.it/

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