(Hernest Hemigway)
Quando si pensa alle mamme, spesso si dice: "Come fa a fare tutto?"
Questa domanda diventa importantissima soprattutto quando ci si rivolge a una mamma lavoratrice. Perchè se essere mamma è una sfida, lavorare ed essere mamma è una sfida ancora più grande!
E come ogni lavoratore anche le mamme (di mamme vi abbiamo parlato anche qui) sono categorie a rischio stress e burnout.
Ma che cosa è il burnout?
Questa domanda diventa importantissima soprattutto quando ci si rivolge a una mamma lavoratrice. Perchè se essere mamma è una sfida, lavorare ed essere mamma è una sfida ancora più grande!
E come ogni lavoratore anche le mamme (di mamme vi abbiamo parlato anche qui) sono categorie a rischio stress e burnout.
Ma che cosa è il burnout?
Con burnout ci si riferisce a una condizione di malessere lavorativo che ha ripercussioni sulla salute dei lavoratori e il loro avanzamento di carriera e che impatta anche sulla produttività organizzativa e fa riferimento all’esposizione continua a una fonte di stress considerata incontrollabile.
Questa condizione di malessere si manifesta con un sentimento generale di debolezza, propensione alla malattia, suscettibilità emotiva ed esaurimento delle forze fisiche. Tipicamente le persone affette da burnout riportano sensazioni di svuotamento delle forze al punto da pensare di non avere più nulla da offrire, atteggiamenti negativi, distacco, cinismo e ostilità sopratutto nei confronti dei colleghi; completano questi sentimenti negativi la percezione di inadeguatezza al professione, bassa autostima e attenuazione del desiderio di successo. A conferma di ciò in italiano il termine può essere tradotto con le espressioni: esaurito, bruciato e scoppiato.
Si è visto come le mamme lavoratrici siano una popolazione a rischio di burnout dal momento che tipicamente si trovano a dover rispondere a un carico di richieste di tempo e di energia che altre categorie di lavoratori, a casa non sostengono.
È quindi essenziale, per prevenire questo fenomeno oltre a ciò che la normativa italiana già prevede, avere dei piccoli accorgimenti nei confronti delle mamme. Come inserirle in un contesto sociale e lavorativo in grado di supportarle: questo può essere tradotto in supporto da parte dei capi, in un aiuto da parte dei familiari nella gestione dei figli e degli impegni domestici. Questi sono piccoli accorgimenti che permettono di favorire le opportunità di sviluppo professionale ma soprattutto un senso di appagamento nelle mamme lavoratrici che in questo modo saranno in grado di mettere in gioco nuove risorse e prevenire il burnout. Ci si può “vaccinare” dal burnout con un lavoro di empowerment sulle risorse personali e sociali che circondano le mamme, infatti, più risorse si hanno, meno possibilità si ha di esaurirle!
Vi sentite a un passo dal burnout? Armatevi di carta e penna e fate un elenco delle vostre risorse personali, sociali, lavorative ed economiche: ecco un primo passo per la prevenzione!
Alice & Maura
Robinson L.D. et al, (2016),"Burnout and the work-family interface", Career Development International, Vol. 21 Iss 1 pp. 31 - 44