Questo è proprio ciò che avviene nel film: un giovane cerca di ottenere il sussidio di disoccupazione dopo aver scontato la pena in carcere in seguito a una rapina. Si trova così a sostenere un colloquio presso la casa di Philippe, un uomo molto ricco, ma altrettanto malato. Al colloquio Philippe resta colpito dall’atteggiamento di Driss e decide di proporgli una scommessa: lavorare per lui.
“Philippe: Come si sente a vivere di assistenza?
Driss: Cosa?
Philippe: Non le dà fastidio campare alle spalle degli altri, non le dà qualche piccolo problema di coscienza?
Driss: A me no, e a lei?
Philippe: Ad ogni modo, pensa che sarebbe capace di lavorare? Di rispettare un contratto, degli orari, delle responsabilità?
Driss: Mi sbagliavo, ne ha di senso dell'umorismo.
Philippe: Ne ho tanto che ho pensato di prenderla in prova per un mese! Le lascio tutta la giornata per rifletterci; scommetto che non regge due settimane!”
Il film racconta come Driss e Philippe si abituino progressivamente alla rispettiva compagnia e alle difficoltà quotidiane, arrivando a stringere un rapporto di quasi amicizia che porta Driss a essere confidente di Philippe e Philippe a insegnare a Driss come vuole essere da grande.
“È esattamente questo, quello che voglio: nessuna pietà. Spesso mi passa il telefono, sai perché? Perché si dimentica. È vero, non ha una particolare compassione per me, però è alto, robusto, ha due braccia, due gambe, un cervello che funziona, è in buona salute; allora di tutto il resto a questo punto, nel mio stato, come dici tu, da dove viene, che cosa ha fatto, io me ne frego.”
Buona visione!
Alice
Fonti
http://www.inforesp.org/ricerca-lignano.html#
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