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Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

martedì 9 febbraio 2016

Cinema e dintorni: Il circo della farfalla, una storia di resilienza

Farfalle e resilienza: la strana coppia


Se abbiamo parlato di resilienza come “la capacità di trasformare un evento critico, doloroso, traumatico e destabilizzante in una occasione di apprendimento e di crescita” perché assimilarla a una farfalla? Le farfalle per loro natura sono spesso associate alla fragilità e alla caducità della vita, queste, tuttavia, sono credenze tipiche della cultura occidentale. In oriente le farfalle sono simbolo di eternità perché con i loro movimenti aggraziati si dirigono verso gli dei. In greco (antico) invece, farfalla è uno dei significati della parola ψυχή, anima.
Nel cortometraggio, farfalla si riferisce al nome del circo, al contenuto del barattolo del piccolo Sammy, a Will e alla sua vita.

Eccoci quindi in un nuovo post di Cinema e Dintorni per un incontro ravvicinato con una storia di resilienza.

Will è il protagonista della storia narrata. È un uomo nato senza arti che lavora in un circo dei divertimenti. Un circo che esalta le stranezze degli esseri umani, esponendoli in vetrina come fenomeni da baraccone. È durante uno degli “spettacoli” che Will incontra l’enigmatico mister Mendez, famoso nella zona per il suo eccentrico circo. Mendez, partecipa con sgomento alla presa in giro di Will da parte di due bambini, che lo colpiscono con della verdura. Cerca così di avvicinarsi a Will, che mal interpreta il suo interesse e gli sputa in volto. Dopo questo gesto scopre l’identità dello strano signore.

“Non c’è alcunché di edificante nell’esporre le imperfezioni dell’uomo”

Will finisce per aggregarsi al circo della farfalla. Non si esibisce perché Mendez ritiene che il mondo abbia bisogno di stupore. Will si trova ad osservare da lontano la compagnia e a scoprire i loro segreti.

“Ah, se soltanto tu potessi vedere la bellezza che nasce dalle ceneri”

Gli artisti raccolti da Mendez nascondono una storia tormentata alle spalle: povertà, alcolismo, violenza. Eppure sono resilienti e con creatività hanno superato i traumi della loro vita, superandoli. Will è titubante, lui non è come loro, la sua vita è peggio.

"Più grande è la lotta più glorioso sarà il trionfo."

Mendez lancia la sfida.

Will senza saperlo la raccoglie e...esce dal bozzolo, e si mostra farfalla. Nonostante i limiti fisici, trova la sua resilienza. 



La farfalla può essere simbolo della resilienza perché potremmo associarla all’anima e perché apre alla libertà. La resilienza infatti, permette di liberarsi dalle catene che alcuni traumi portano con sè e apre al mondo del futuro e della possibilità. Essere resilienti non è dimenticare le ferite che si hanno ma apprezzare le cicatrici come una possibilità di andare avanti.

Imparate da Will: accogliete i vostri limiti, il vostro dolore, le vostre fatiche e andate oltre, cercate la resilienza, uscite dal bozzo... avete le ali.

Alice




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