About...

Questo blog nasce all’interno del nostro percorso in Psicologia del benessere, una nuova aria che si respira tra i corridoi della Facoltà.

L’idea è far scoprire alle persone le potenzialità che hanno per poter affrontare al meglio le sfide di ogni giorno.

Abbiamo deciso di avventurarci nel mondo dell’empowerment familiare, perché, attraverso le nostre esperienze abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto sia importante la famiglia come fonte di supporto e come fattore protettivo, ma anche come questa, in alcune situazioni particolari della vita, possa aver bisogno di un aiuto!

Curiosi di saperne di più? vi aspettiamo qui!! :)

Alice & Maura

sabato 20 febbraio 2016

Cinema e Dintorni: Ribelle, The Brave. I compiti di sviluppo dei genitori

Aiuto... Mia figlia è diventata adolescente!

Per capire un pò di più come si applicano i compiti di sviluppo dei genitori, ecco un film che ci può aiutare.
Per la nostra rubrica Cinema e dintorni, oggi vi proponiamo: Ribelle, The Brave.

Come tutte le favole incomincia con un…

“C’era una volta, in Scozia, Merida, principessa ribelle, molto somigliante a suo padre e poco a sua madre. Nel giorno del suo sesto compleanno riceve in dono dal padre, re Fergus, un arco. Nonostante la regina Elinor non sia d’accordo, Merida spende il suo tempo nella foresta a giocare con il suo regalo diventando ben presto un’infallibile arciera. Arrivata ai 16 anni, Merida è una ragazza molto coraggiosa, ribelle e sognatrice, ma anche dolce. Con lei ora vivono tre gemelli, suoi fratelli pestiferi! Diventata ormai adolescente è costretta dalle regole regali, a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano dei clan MacGuffin, Macintosh e Dingwall.
Merida però decide di sovvertire le regole e rinnegare la tradizione, subendo la conseguente ira materna: quando la madre infatti afferma che solo il "primogenito" delle famiglie nobili può gareggiare, Merida pensa bene di partecipare vincendo così la sua stessa mano. La gara si conclude con la vittoria della ragazza che umilia così pretendenti e regina; durante il litigio che ne segue, Merida taglia l'arazzo fatto dalla madre, che rappresenta la loro famiglia, e Elinor, ferita e arrabbiata, getta l'arco di Merida nel fuoco.
Fuggita nei boschi per la disperazione con il suo cavallo Agus, la giovane incontra una vecchia strega che le offre un rimedio magico ai suoi problemi: Merida chiede alla vecchia un incantesimo che sia in grado di cambiare la madre e quindi il suo stesso destino. La strega l'assicura che il destino di Merida cambierà, quindi prepara un dolce magico, non spiegandone però le conseguenze. 
Dopo essere tornata al castello, Merida fa mangiare il dolce magico alla madre, ma, inaspettatamente, Elinor si trasforma in un'orsa di nome...”

Il seguito lo lasciamo alla vostra visione, ma certo è che se nella famiglia di Merida ci fosse stato un clima di ascolto da parte sia della madre nei confronti della figlia e viceversa, forse le cose sarebbero andate diversamente, forse la giovane non sarebbe dovuta scappare tutta sola nel bosco e la regina non si sarebbe trasformata in un terribile Orso.

Come in ogni famiglia, i cambiamenti e i passaggi sono molti, la crescita di Merida che si trasforma presto in un’adolescente, la differenza fra madre e figlia con le conseguenti discussioni tipiche di chi ha caratteri forti e vuole far valere la propria idea. 
L'adolescenza è un periodo particolare nella vita dei ragazzi, tanto quanto nella vita di mamma e papà.

I figli sentono la necessità di separarsi dai genitori e diventare autonomi, pur mantenendo un legame con le figure di riferimento. Spesso una richiesta di autonomia si scontra con i limiti imposti per la loro età, il desiderio sempre più grande di privacy si scontra spesso con la curiosità dei genitori, che risultano a volte invadenti. Il gruppo dei pari diventa ancor più punto di riferimento, un luogo dove il ragazzo deve però cercare la sua identità, senza confondersi con quella dei compagni. Senza contare i cambiamenti fisiologici!!!
Spesso questo cambiamento, si manifesta con emozioni forti, impulsive, che possono intaccare, se non ben incanalate, la relazione tra figli e genitori portando la comunicazione a meri scambi bisillabici!
Come si può provare ad arrivare ad una migliore comunicazione: 

  • Cercate di ascoltarli:condividere qualcosa con i ragazzi è sempre un momento speciale e prezioso. "Ascoltate il doppio di quanto parlate";
  • Rispettate la loro privacy: può essere un segno grande di fiducia nei loro confronti;
  • Dategli un'autonomia: renderli responsabili e indipendenti in alcune situazioni può aumentare la loro autostima e autoefficacia, e può renderli più inclini a parlare con voi genitori;
  • Accettate e accogliete i loro sentimenti, il rispetto reciproco verrà così alimentato;
  • Scusatevi quando avete torto!!!

Forse il nostro blog avrebbe potuto aiutare Elinor e Merida a confrontarsi con altri e a capire un po' di più rispetto alle proprie risorse da mettere in gioco, per far “funzionare” al meglio anche una famiglia "Reale" come questa!


"Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così, il destino vive in noi. Bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo"
Ribelle, The Brave



Alla prossima!
Maura


Fonti
Scabini E, Iafrate R. Psicologia dei legami familiari, 2003
Iafrate R, Giuliani C, L'enrichment Familiare, 2006


Nessun commento:

Posta un commento