Mia figlia è...una donna!
Cinema e dintorni oggi vi propone Il padre della sposa per riflettere insieme sul concetto di transazione.
Il padre della sposa è una commedia del 1991 che racconta le avventure di un papà, George Banks, interpretato da Steve Martin, intento a sopravvivere al matrimonio della giovane figlia Annie. La giovane 22enne infatti, tornata da un viaggio a Roma annuncia alla famiglia che ha intenzione di sposarsi.
Il padre della sposa è una commedia del 1991 che racconta le avventure di un papà, George Banks, interpretato da Steve Martin, intento a sopravvivere al matrimonio della giovane figlia Annie. La giovane 22enne infatti, tornata da un viaggio a Roma annuncia alla famiglia che ha intenzione di sposarsi.
George non prende molto bene la
notizia. Fin da subito non si mostra pronto a lasciare che la sua piccola cresca
e venga portata via da un altro uomo che sicuramente non la merita.
“Beh di questo è fatta la vita: di piccole cose che ti arrivano alle
spalle e scatenano i sentimenti”
Ma cosa ha a che fare con l’empowerment questo film? L’ironia che
accompagna le gag del protagonista ci fornisce l’opportunità di riflettere su
una delle transazioni più belle che
una famiglia vive: il matrimonio e la crescita dei figli. Steve e Annie, vivono
il turbamento di un passaggio “fisiologico” che ogni famiglia vive. Il nucleo
familiare, infatti, è un luogo di generatività e di crescita da concepire come
un trampolino di lancio. I figli non devono restare, ma andare.
Come affrontare tutto questo? Il
modello relazione simbolico che ci ispira propone una serie di compiti di
sviluppo specifici di ogni fase della vita che possono aiutare ad affrontare
con maggior serenità i cambiamenti all’interno delle dinamiche familiari.
I tentativi di Annie e del suo
fidanzato di instaurare un nuovo tipo di legame con le famiglie di origine sono
importanti. La nuova famiglia deve, infatti, potersi differenziare dalle
famiglie di origine, per poter dare vita a un nuovo nucleo in cui far
convergere la bontà dei legami che hanno vissuto. È, altrettanto importante, che
i figli capiscano il nuovo ruolo che vivono all’interno della famiglia, sperimentando
un nuovo equilibrio tra legame con il partner e legame con la famiglia di
origine. La sera prima del matrimonio, per esempio, la giovane Annie racconta
al padre di quanto fosse difficile pensare che dal giorno dopo la sua camera
non sarebbe più stata quella in cui è cresciuta.
Steve, diversamente, fatica molto
a distaccarsi dalla piccola Annie, al punto che in alcune scene la vede ancora
da piccola, non realizzando che Annie ormai ha 22 anni ed è una donna. È molto
importante che i genitori imparino a legittimare il ruolo di adulto del figlio
e permettergli di crescere... vicino o lontano l’amore di papà o di una mamma
si sentono! ;)
Alice
Fonti
Scabini, Iafrate, Psicologia dei legami familiari
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