Cari genitori... io volo! (non fatevi prendere dal panico!)
La famiglia Berlier è un film del 2014 che racconta le avventure di
una famiglia molto particolare composta da quattro componenti, di cui 3
sordomuti.
Protagonista è la giovane Paula,
sedicenne non sordomuta che si pone come ponte tra i genitori, il fratello e il
resto del mondo traducendo il linguaggio dei segni. Paula, tuttavia, è un'adolescente a tutti gli effetti: introversa, scontrosa e poco sicura di sé. A scuola
scopre di avere un talento particolare: saper cantare. Motivata dall’insegnate
di musica, decide di provare a entrare in una nota scuola di Parigi. Per prepararsi
all’audizione studia la canzone Je Vole un brano della tradizione francese
che ben racconta il processo di crescita dal punto di vista dei figli.
"Miei cari genitori io vado via
Vi voglio bene, ma vado via
Non avete più una bambina, stasera
Io non fuggo, io volo
Cercate di capire, io volo
Senza fumo, senza alcool
Io volo
Io volo"
Il film racconta con toni da
commedia le difficoltà che i genitori di Paula hanno nell’accettare che la
figlia possa scegliere di cantare e di andare via, lontano da loro. Trovo che
il film descriva in modo brillante il momento in cui i figli adolescenti
scoprono di avere delle ali che possono portarli lontano dal nido e il terrore
che i genitori vivono scoprendo che queste ali possono portare lontano da loro:
non solo fisicamente, ma anche come interessi. Il contrasto è reso evidente dal
paradosso che il canto, a cui si appassiona Paula, sia una realtà totalmente
irraggiungibile e incomprensibile per i suoi. Tuttavia il film ci mostra che un
punto di incontro è sempre possibile!
Eccoci ancora una volta davanti ai compiti di sviluppo che ogni membro di una famiglia ha: per i figli imparare ad uscire da casa significa imparare a differenziarsi nella storia familiare e per i genitori si tratta di comprendere che allontanarsi da casa in senso più o meno figurato non è "smettere di voler bene".
Eccoci ancora una volta davanti ai compiti di sviluppo che ogni membro di una famiglia ha: per i figli imparare ad uscire da casa significa imparare a differenziarsi nella storia familiare e per i genitori si tratta di comprendere che allontanarsi da casa in senso più o meno figurato non è "smettere di voler bene".
Cari genitori....Buona visione!
Alice
Fonti
Scabini, Iafrate, Psicologia dei legami familiari, 2003
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