Una storia di Empowerment familiare
Vi abbiamo presentato tante storie in questo periodo, storie che parlano di Empowerment e di famiglie che, rimboccandosi le maniche, si sono fatte forza, sfruttando quella che si chiama resilienza, insieme a tutte le risorse disponibili.
La nascita di un figlio, la nascita prematura di un figlio e una disabilità inaspettata, una malattia neurodegenerativa, il vedere gli occhi dei propri genitori spegnersi e svuotarsi pian piano.
Sono percorsi di tutti i giorni, in cui spesso ci troviamo ad immedesimarci e il nostro augurio, è che, proprio in questi racconti, ognuno possa trovare un attimo di conforto, di speranza e di condivisione.
Vi abbiamo presentato tante storie in questo periodo, storie che parlano di Empowerment e di famiglie che, rimboccandosi le maniche, si sono fatte forza, sfruttando quella che si chiama resilienza, insieme a tutte le risorse disponibili.
La nascita di un figlio, la nascita prematura di un figlio e una disabilità inaspettata, una malattia neurodegenerativa, il vedere gli occhi dei propri genitori spegnersi e svuotarsi pian piano.
Sono percorsi di tutti i giorni, in cui spesso ci troviamo ad immedesimarci e il nostro augurio, è che, proprio in questi racconti, ognuno possa trovare un attimo di conforto, di speranza e di condivisione.
Sono storie vere di persone che, nonostante le difficoltà diverse, tuttora presenti, hanno trovato nella famiglia un punto di lancio e di ri-lancio per la propria vita, quello che noi chiamiamo resilienza ed Empowerment familiare.
Oggi vi presento un’altra storia e un’altra famiglia a me molto cara:
"Il 30 luglio 2014 la nostra piccola Giorgia di soli 3 anni ha avuto una MAV (malformazione arterio venosa) spontanea....
La corsa con l'ambulanza al pronto soccorso e la tragica notizia di un'emorragia cerebrale!!
Non è possibile...non è vero...la nostra bimba così piccola …che male ha fatto per meritarsi tutto questo??? Perché lei e non io???
Tutte domande alle quali non trovi le risposte!!!! E la vita ti cambia in un istante...sembra un incubo e invece è semplicemente la realtà. Cerchi conforto nelle persone che più ti sono vicine la tua famiglia!!!!!!
Mamma e papà sono sconvolti e inoltre c'è Giulia sorella più grande di Giorgia...anche lei frastornata e triste per aver visto la sua sorellina stare male…ma grazie ai nonni e ai nostri amici, almeno lei nella sua tenera e dolce età riesce a stare tranquilla, in tanti se ne prendono cura.
Così inizia un percorso lungo e duro da affrontare ……. devi essere forte perché non hai un’alternativa, e grazie a tutte le persone che ci sono state vicine anche solo con un gesto o una semplice parola arriva il coraggio di affrontare questo grosso dolore!!!!
Quattro settimane in ospedale in terapia intensiva, giorno e notte ma quando si apriva quella porta trovavi sempre qualcuno ad aspettarti e darti conforto: un genitore, uno zio/zia un cugino/cugina, un amico/amica....
Poi il trasferimento nel centro di riabilitazione La nostra Famiglia a Bosisio Parini. E qui ti senti catapultato in un'altra realtà.... quanti bambini in tenera età con grossi problemi, quanti adolescenti con forti traumi o malattie gravi e quante mamme e papà disperati!!
Ma anche qui subentra fortunatamente la famiglia!!!!!!!! Io mi ritrovo così ad iniziare insieme a Giorgia un lungo percorso pieno di ostacoli che inizialmente sembrano insormontabili (non riuscire a comunicare, dover ricominciare tutto da capo, aspettando che presto i tuoi occhi tornino a splendere come prima, l’attesa di un tuo sorriso, un piccolo gesto che ci faccia capire che in quel piccolo corpicino c'è ancora la nostra dolce Giorgia) ma grazie al papà Omar che giornalmente arriva alla sera insieme a Giulia, sono più serena e il venerdì e sabato rimangono a dormire sul camper per esserci più vicini. E grazie ai nonni paterni che si occupano di Giulia mentre il papà Omar è al lavoro e grazie ai nonni materni che sono presenti ogni giorno e mi affiancano supportandomi e dandomi conforto; e grazie agli amici e ai parenti che con lo loro presenza, le parole e i gesti non ci hanno fatto mai sentire soli. Grazie a tutte le maestre, i bambini e le mamme che si sono resi disponibili e sono state sempre presenti con tanto amore e dolcezza.
Poi pian piano iniziano i primi progressi, i primi sorrisi, gesti e poche parole che ci rincuorano e ci fanno sperare in una ripresa seppur lenta.
Grazie di cuore davvero a tutto il personale medico, infermieristico, ausiliario nonché a tutti i terapisti dell'ospedale S. Gerardo di Monza e alla Nostra Famiglia di Bosisio....
Grazie a tutti voi siamo riusciti ad affrontare una difficile situazione che ci ha cambiato la vita, che ci ha insegnato ad apprezzare le piccole cose, a godere di ogni singolo momento, a capire quanto sia importante il dono della vita, abbiamo ritrovato la fede religiosa e abbiamo scoperto di avere tante persone che ci vogliono bene!!!!!!!!! Ci siamo rafforzati e uniti ancor più di prima!!!!!!!!
Sono sicura che senza tutta questa GRANDE FAMIGLIA Giorgia non si sarebbe ripresa così bene e così in fretta, perché credo che anche lei sentisse di non essere sola e lottava per vivere e ritornare la Giorgia di prima dolce e testarda!!!!!!!!!!
Grazie a tutti è bello sapere di avere vicine tante persone che ancor oggi ci supportano e sono costantemente presenti nella nostra vita!!!!
Grazie per averci dato la possibilità di raccontare la nostra storia drammatica ma con un finale esplosivo!!!!!!!!!!
Giorgia Galbussera e Famiglia"
Alla prossima!
Maura
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